Per capire come funzionano le relazioni e, soprattutto, per capire cosa possiamo fare per migliorarle e per consolidarle sempre di più, possiamo far riferimento al concetto di “Conto Corrente Emozionale”. Un concetto bellissimo e – direi – “geniale”, che ho incontrato per la prima volta, molti anni fa, leggendo un best-seller di Stephen Covey (a quel tempo si intitolava I sette pilastri del successo e poi, nelle edizioni successive, è stato re-intitolato Le sette regole per avere successo) Il concetto di conto corrente emozionale è un concetto che è stato ripreso anche da altri autori, e che è diventato una metafora molto utilizzata per spiegare le dinamiche emotive tra gli individui. Certo, è una metafora; però si avvicina molto a come accadono, di fatto, i fenomeni nel mondo interno a seguito di quello che succede nelle relazioni con gli altri.
Ognuno ha familiarità con i conti correnti bancari: bene o male, oggigiorno, praticamente quasi tutti gli individui hanno acceso un conto corrente presso una qualche banca per gestire il proprio capitale finanziario. Ecco, nella relazione con qualcuno è come se ognuno avesse un conto corrente, però emozionale, che risiede nel cuore dell’altro: in ogni relazione – quando inizia una relazione – entrambi gli interlocutori accendono un conto corrente emozionale nel cuore dell’altro e, a seconda di come verranno gestiti i due conti la qualità della relazione stessa potrà cambiare. Anzi, possiamo proprio dire che la qualità della relazione rifletterà lo stato di salute o meno dei conti correnti emozionali. I conti sono in attivo? La relazione va a gonfie vele! I conti sono in rosso? La relazione soffre, o va proprio a rotoli!
E come funziona un conto corrente bancario? Semplice, lo sappiamo tutti… Possiamo fare dei versamenti oppure possiamo fare dei prelievi. Possiamo fare molti versamenti, e il conto va sempre più in attivo; possiamo fare anche molti prelievi, ma se preleviamo più di quello che è depositato nel conto, allora andiamo in passivo – andiamo “in rosso” – e dobbiamo chiedere allora un “fido”. Possiamo anche chiedere dei prestiti, o addirittura accendere un mutuo consistente: in questo caso, però, ci si impegna, a restituire la somma “a rate”, altrimenti la banca avrà il diritto di rivalersi in un qualche modo…
Bene, e se il conto corrente bancario funziona così, come funziona il Conto Corrente Emozionale? Beh, più o meno allo stesso modo: ci possono essere versamenti o prelievi, il conto può essere in attivo o in passivo, ci sono i fidi, i prestiti e i mutui… Solo che, ovviamente, il capitale che si accumula o che si perde non è il denaro ma sono le emozioni e i sentimenti, …nel cuore dell’altro. Più versamenti facciamo, e più il nostro conto va in attivo; cioè, nel cuore dell’altro, si deposita fiducia, sicurezza, disponibilità, stima, apprezzamento e amore; più prelievi facciamo, invece, e più questi sentimenti si riducono. E quando facciamo così tanti prelievi da mandare in rosso il nostro conto, ecco che, sempre nel cuore dell’altro, inizia la sfiducia, la delusione, il timore, la disistima, il risentimento e tutte queste belle emozioni che possono mandare in rovina la relazione…
Ebbene, se vogliamo, quindi, far andare le cose per il verso giusto dobbiamo investire nella relazione, dobbiamo, cioè, fare i giusti versamenti nel nostro Conto Corrente Emozionale, che, ricordiamoci sempre, è nel cuore dell’altro. Ogni volta che facciamo, invece, un torto all’altro, o l’altro rinuncia a qualcosa a vantaggio nostro, quello è un prelievo che facciamo. Certo, come nei conti correnti bancari, i prelievi sono leciti, non sono un problema; possiamo anche avere un fido, e andare in rosso… ma se andiamo troppo sotto, se facciamo solo prelievi, allora è un problema.
Il concetto – o la metafora – del Conto Corrente Emozionale è molto semplice, ma rende bene l’idea. Allora, fermati un attimo, e pensa ad una relazione che ti sta a cuore; e chiediti: come sono i reciproci conti emozionali? Com’è il tuo conto nel cuore dell’altro? Com’è il conto dell’altro nel tuo cuore? Sono in attivo o in passivo? Se guardiamo onestamente alla dinamica di una relazione da questo punto di vista, ci possiamo spiegare molte cose…
In ogni caso, quali sono i versamenti che più ci garantiscono un conto in attivo? Covey ne suggerisce alcuni, molto specifici e precisi.
In primo luogo, “la comprensione”. La comprensione e, quindi, l’ascolto attento e interessato è fondamentale perché genera contatto e senso di riconoscimento. Infatti, quando in una relazione non ci sentiamo compresi, c’è più distanza; sentiamo che l’altro è centrato su di sé e non ci fa spazio. Soprattutto quando vogliamo dire qualcosa di importante, o abbiamo un problema, o vogliamo chiarire qualcosa che è successo nella relazione, abbiamo bisogno di sentire che l’altro ha capito, che ci ha compresi e che, quindi, ci considera. Ecco, la comprensione genera contatto e comunica considerazione: ogni volta che ci fermiamo, ascoltiamo e comprendiamo l’altro, facciamo un bel versamento nel nostro conto corrente emozionale, che – ricordiamoci – è nel cuore dell’altro. E, oltre a ciò, la comprensione dell’altro è fondamentale per capire cosa è importante per il nostro interlocutore: se vogliamo far crescere e consolidare una buona relazione, dobbiamo sapere quali sono i versamenti che l’altro si aspetta o desidera.
In secondo luogo, “l’attenzione alle piccole cose”. Quando ci accorgiamo delle piccole cose significa che la nostra attenzione è fine, significa che l’altro è pienamente nella nostra attenzione. L’attenzione è un nutrimento fondamentale per l’anima: è un versamento prezioso; riconoscere le piccole cose, i piccoli gesti, i semplici comportamenti di tutti i giorni fa sentire all’altro che non è scontato, e questo fa un gran bene… Niente come l’attenzione alle piccole cose comunica interesse, disponibilità e cura amorevole.
Terzo consiglio di Covey: “mantenere gli impegni e le promesse”. Ecco… anche questo… Mantenere gli impegni è prezioso perché genera affidabilità. Quanto è importante sentire che ci possiamo fidare della persona con cui siamo in relazione? Quanto è importante poter fare affidamento? Ecco… ogni volta che manteniamo gli impegni, o le promesse che abbiamo fatto, facciamo un bel versamento di affidabilità nel nostro conto.
Quarto consiglio: “chiarire le nostre aspettative”. Questo è molto importante, perché, di fatto, significa condividere chiaramente con l’altro cosa vogliamo che lui versi nel suo conto. Chiarire le aspettative, infatti, da la possibilità all’altro di sapere quali sono i nostri bisogni, quali sono i nostri punti sensibili e tutto ciò che è importante per noi. In altri termini, significa mostrare sé stessi, dando all’altro la possibilità di conoscerci e rispondere adeguatamente.
Quinto suggerimento di Covey per far crescere il conto corrente emozionale, è quello di “essere coerenti”. La coerenza anche è molto importante, perché genera senso di sicurezza. Nelle relazioni abbiamo bisogno di certezze e di stabilità: ed è questo che è generato dalla coerenza. Ogni volta che siamo o restiamo coerenti, diamo prova di certezza e stabilità all’altro, che quindi si sente più sicuro; per questo la coerenza è un altro versamento importante nel Conto Corrente Emozionale.
Infine, “riconoscere gli errori e scusarsi sinceramente”. Questo è proprio importante. Quando riconosciamo sinceramente gli errori, facciamo uno dei versamenti tra i più importanti nel conto corrente emozionale, e, normalmente è un versamento decisivo per riparare un prelievo che abbiamo fatto precedentemente. Riconoscere gli errori, infatti, significa prendersi le proprie responsabilità, per questo ha un grande valore; e scusarsi sinceramente, poi, è un segno di sensibilità nei confronti dell’altro: il valore delle scuse, infatti, è proprio legato al fatto che viene vista e riconosciuta la sofferenza dell’altro; cosa che già di per sé è in grado di alleviarla un po’.
Quindi, comprendere l’altro, dare attenzione anche alle piccole cose, mantenere gli impegni e le promesse, chiarire le nostre aspettative, essere coerenti e riconoscere sinceramente i nostri errori, forse non sono gli unici modi con cui una relazione può crescere e svilupparsi, ma certamente funzionano: sono versamenti positivi al 100 %; sono investimenti garantiti, e ad alto rendimento, come si direbbe in un linguaggio finanziario.
La relazione è qualcosa di vivo e dinamico, dove, al suo interno, succedono un sacco di cose; la relazione cresce, si può danneggiare e si può riparare. Certamente, più una relazione è solida, e più è in grado di far fronte anche ai momenti difficili; ma la solidità di una relazione consiste proprio in quell’abbondanza che si deposita a seguito dei reciproci versamenti. Se è vero, quindi, che la pace e la soddisfazione in una relazione sono fondate sull’abbondanza, possiamo dire che più i Conti Correnti Emozionali sono in attivo, e più ci sarà pace e soddisfazione reciproca.